Golf Desert Classic a Dubai: ci sono i Molinari e Migliozzi. Lite McIlroy-Reed

Ancora un altro Emirati Arabi, ancora ricco torneo inserito nelle Rolex Series (vincitori 9 milioni di dollari con 1 mezzo riservato al vincitore): da domenica a domenica il DPWorld Tour è a Dubai con il Desert Classic all’Emirates Golf Club. In campo anche Rory McIlroy, il numero 1 al Mondo, che ha giocato il suo primo torneo nel 2023 e che se fosse dovuto a volte in questo evento (2009, 2015). Interessante duello a distanza con lo spagnolo Jon Rahm che ha vinto il PGA Tour (Farmers Insurance Open) e due successi consecutivi vicini al terzo per aggiudicarsi la vetta del ranking mondiale ai nordirlandesi.

Non vincerò Viktor Hovland, che ha vinto un anno, che non differirà dal suo titolo. Tre italiani in macchina: Francesco Molinari, il fratello Edoardo e Guido Migliozzi, tutti e tre ridotti a una buona prova ad Abu Dhabi la settima settimana di gara quando Chicco ha centrato anche la vittoria, rallentando un po’ nell’ultima curva, ma conquistando Comunica un quinto post che gli mancava dalla primavera 2019. La 17esima posizione di Dodo e la 20esima di Migliozzi fanno ben sperare in un buon risultato anche a Dubai. In campo, di altissimo livello, anche Shane Lowry, Tommy Fleetwood, Tyrrel Hatton, Sepp Straka e il vincitore di Abu Dhabi, il francese Victor Perez, tutti premiati in vista della qualificazione Ryder. Iscritti anche 12 giocatori che non hanno aderito alla LIv, la Superlega degli arabi. Tra pappagallo Lee Westwood, Ian Poulter, Henrik Stenson e Patrick Reed.

Che il mondo del golf sia profondamente spaccato è dimostrato anche da un episodio accaduto in campo pratico. Rory McIlroy non è tornato, saluterò Patrick Reed che se si è avvicinato e l’americano ha reagito lanciando una tee. L’incidente, avvenuto martedì e riportato nei primi giorni dal sito spagnolo TenGolf, ha rapidamente fatto girare la rete. Sono ancora in disaccordo quando McIlroy ha criticato e criticato, compreso Reed, che sono accomunati alla LIV. Nelle prime interviste McIlroy ha fatto una finta per minimizzare l’incidente. «Non era un bambino. Mi sto esercitando e non avevo tempo di salutare Reed. Tee? Non l’ho visto. Ovviamente, qualcun altro l’ha visto. Ma è una tempesta en un bicchier d’acqua». Poi però è andato all’attacco: “Certo, se avessi lanciato io un tee a lui mi aspetterei una querela”. Il riferimento è a una serie di denuncia fatte da Reed contro tv, giornali e qualche giornalista colpevoli, a suo dire, di averlo criticato e avergli quindi arrecato un daño. McIlroy lo ha informato che è arrivata anche una convocazione di Reed. “Era la vigilia di Natale e passerò un po’ di tempo tranquillo con la mia famiglia. Non sono cose che puoi prendere bene… E non puoi far finta che niente sia successo. Siamo nella vita reale, non così lui vivo dove. Se fosi stato nei suoi panni non mi sarei certo aspettato un saluto o una stretta di mano”.

La risposta di Patrick Reed è non si è fatta attendere: “Volevo salutarlo, ho stretchto la mano al suo caddy e lui ha fatto finta di non vedermi. Sappiamo bene che è per la vicenda della Live… dato che i miei tee hanno il marchio della Liv ne ho ottenuto uno per terra verso di lui. Poi adesso sembra quasi che io l’abbia accoltellato o che gli abbia tirato addosso qualcosa. Mi ha guardato e mi ha ignorato, se agisci come un bambino piccolo aspettati di essere trattato come un bambino”. Dirò che Patrick Reed non è nuovo a tutte le polemiche. Dire che non è amato fra i colleghi è un eufemismo…

Nei primi due tour Francesco Molinari giocherà con Tyrrell Hatton e Shane Lowry, Edoardo Molinari sarà in nazionale con lo svedese Ludvig Aberg e con i francesi Matthieu Pavon e Guido Migliozzi avrà per compagni l’iberico Adri Arnaus e Stephen Gallacher. Il torneo su Sky – L’Hero Dubai Desert Classic è trasmesso sui canali Sky e in streaming su NOW. Prime due giornate, giovedì 26 Gennaio e Venerdì 27, dalle 8:30 alle 14:30 su Sky Sport Golf, Sky Sport Uno e NOW.