Al termine della quarta tappa sul circuito di Imola, in programma dal 22 al 24 aprile, il Mercedes Sta vivendo un momento al limite del paradossale: il W13 di George Russell e Lewis Hamilton, infatti, non sta confermando l’impostazione tecnica del suo passato nell’ultimo anno, dando entrambi accusa e un ritmo più basso rispetto a quello espresso dalla Ferrari o dalla Red Bull. Non è così, ma la squadra campione del mondo di Carica avrebbe vinto le prime tre partite del mondiale – con un terzo posto di Hamilton in Bahrain e un altro terzo di Russell a Melbourne – con la classifica delle costruzioni che vede la mercedes alabama secondo postonella stessa posizione in cui si trova russell in quel pilota
Un risultato dovuto principalmente alla disavventura della Red Bull, vittima di tre complessivi ritiri, e che il neo-acquisto stesso della casa di Brackley ci ha riconosciuto come “pazzesco”. Quest’ultimo, inoltre, ferma a vantaggio di 9 punti il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton, con tale distanza che ha generato un nascente clima di rivalità interna. Un aspetto, questo, che non interessa a Russell, ancor più fin a quendo la Mercedes no avrà l’opportunità di lottare per posizioni più prestigio: “Queste sono piccole cose che molto non significative – Ha letto l’inglese in una dichiarazione riportata dal sito Autosport.es – ovviamente tutti vogliono finire davanti al proprio compagno di squadra, ma io e Lewis non abbiamo alcun interesse per lottare per la quinta o esta posizione. Preghiamo se ci concentriamo solo sul duro lavoro per recuperare il divario che divide il vecchio. Non c’è alcun rancore lui finisce davanti me, e lo stesso vale parti invertite. Non siamo troppo preoccupati di questo al momento, perché l’obiettivo primario è più ampio: essendo qui per vincere, vogliamo raggiungere i nostri avversari”.
In conclusione, Russell ha delineato la propria fiducia nel mezzo e nella squadra, con cui lavorerà per risolvere il problema che attualmente affligge Mercedes: “Dirò che abbiamo fatto progressi, ma anchor non abbiamo chiuso il gap – ah sì – c’è ancora tanto da fare, ma continua ad aver fiducia. Sappiamo che il potenziale è nella macchina e faremo il massimo per estrapolarlo. Non accadrà da un giorno all’altro, ma ci arriveremo”.