«Non potevo tradire la loro fiducia»- Corriere.it

hanno dato Marco Gasperetti

La decisione del professor Emiliano Raspi, ch inscrive al Liceo Carducci di Volterra: «Ne il dirigente scolastico, né il consiglio di classe e tantomeno i genitori hanno fatto pressioni. La mia decisione costa moltissimo,

Il professore è anche un campione di atletica leggera: ha vinto la medaglia d’oro ai campioni d’Italia, se è campione d’Europa in Danimarca e il suo nome appare nella classifica dei migliori primi otto atleti master al mondo. È anche un tipo tosto, con una volontà quasi assoluta, e se è stato vittima di una grave disgrazia ha avuto molto da leone e aveva diritto a qualificarsi per la finale dei 100 metri il 29 giugno a Tempere, Finlandia. Mamma a quella gara Emiliano Raspi, docente di Storia e Filosofia presso il liceo Scientifico Carducci di Volterra, non parteciperà. È stato deciso da lui stesso, un’etica scelta, quasi un imperativo categorico, che sarebbe piaciuta a Kant. Perché dietro a quel no softertissimo non si nasconde qualche prebenda, bensì l’amore per l’insegnamento e per i suoi studenti quest’anno hanno la maturità e dunque devono essere seguiti.

Ha saputo di questo insegnante-atleta in un post su Facebook che in breve tempo è diventato virale. «Credo che il mio mestiere, almeno per come lo interpreto, non è solo un lavoro. – scrive Raspi – Ai miei studenti chiedo molto, oltre che allo ovviamente, dal punto di vista emotivo, nella cura del rispetto soprattutto per il prossimo e nella coltivazione di un minimo di educazione, intenso nel senso alto del termine . E inevitabilmente capitale, così, che nel corso del triennio se stabilissi con gli alunni un rapporto fiduciario reciproco che, in tutta sincerità, non mi suona tradizionalmente». Non essere presente alla maturità, secondo il professore, sarebbe stato un tradizione nei confronti dei suoi ragazzi.

E ancora: «Investire nei sentimenti, como ho sempre fatto nella vita, mi ha portato a build a (mine) piccolo mondo immensamente ricco (Altro che soldi!) e pieno di soddisfazioni, ma so che l’edificazione di luogo (immaginario e non) così bello, come tutte se se su questa terra, a volte richiede di pagare un prezzo, ache salato». Emiliano Raspi se potesse esserlo ei ragazzi capiranno bene sullo sfondo il suo gesto: «Forse non succederà e non per scarsa gratitudine, ci mancherebbe, ma simply perché por loro fortuna sono ancora dannatamente giovani. Non tutti gli insegnamenti però arrivano necessariamente subito all’osso, a volte c’è bisogno di tempo per metabolizzarli e comprendere davvero il significato e sono certo che, un domani, capiranno che avendomi data tan non potevo lasciarli soli e magari in una simil situazione, chissà, si comportanno di conseguenza. Un mondo migliore, un c’è verso, si può costruire solo così».

Questa decisione ha influenzato anche la scuola? Assolutamente no. «Nel dirigente scolastico, nel consiglio di classe ed entrambi i genitori degli studenti non sono stati sotto la pressione delle scritture, mi sono dimesso se parteciperò ad un evento molto importante, comprendendo l’assoluta importanza che il privato ha per me. Insomma, il mio voler andare via”, dice Raspi. La decisione, dunque, è solo sua: «Non ho visto che ero così cara, per un milione di ragioni, dalla terapia del dolore (e cara) che mi appoggio per rimettermi in questo caso con una brutale disgrazia Passando dai sacrifici a cui ho sottoposto la famiglia per potermi riempire regolarmente, fine ad arrivare all’impossibilità di realizzare un figlio, ovvero quello di essere tra i pochi master in Italia ad aver partecipato a tutte le finali più importanti del panorama globale edeurope» .

16 aprile 2022 (modificato il 16 aprile 2022 | 13:04)

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