La tappa della MotoGP per la Ducati non è iniziata per precauzione sulla base dei risultati della finale del campionato 2022. Alla vigilia Pecco Bagnaia era il candidato numero 1, la Desmosedici GP la moto da battitore. Dopo quattro Gran Premi il vicecampione è 12° in 38 lunghezze dalla classifica, mentre la GP22 sembra avere qualche problema in gioventù. Al comando c’è invece la versione dell’anno scorso, in tenuta Enea Bastianini, che in questa prima fase si è messo a tutti alle spalle con due vittorie strepitose, l’ultima nel GP di Austin.
Ducati eredi gli oneri di Valentino Rossi
Non se riesco a dormire, sto tranquillo a casa Ducati. I piloti non hanno problemi con l’anticipo, il nuovo dispositivo di regolazione dell’altezza all’ateriore è stato bandito per il 2023. E ci sono ancora dei nodi di mercato da sciogliere. Ragazzo giovane. Claudio Domenicali sa che la marcia emiliana è al centro dell’attenzione dei tifosi italiani ora che Valentino Rossi ha amato la MotoGP per tutti e quattro i turni di dedizione. Spetta a Ducati essere molto orgoglioso del motociclismo tricolore nel mondo. Un’eredità non facile da gestire, difficile essere all’altezza del nove volte campione: “Credo che Valentino sia insostituibile, è una persona unica che ha incarnato un connubio di talento, determinazione, risultati e simpatia. Oltre un’incredibile longevità. D’altra parte, però, il nostro marchio ha sua storia, è molto solido e un marchio in cui gli italiani sì ci identifichiamo. E non parlo solo di sport ma anche di tecnologia. È un po’ come la Ferrari in Formula 1“, ha detto a Motos Noticias.
In passato Valentino Rossi ha provato a portare la Ducati marchio sul tetto della MotoGP senza però riuscirci e, dopo un biennio da archiviare, ha preferito tornare in Yamaha. Ma i tempi non erano maturi per l’impresa iridata: “La Ducati di oggi è molto diversa da quella che l’ha guidata entro l’anno, credo che sarà competitiva con la moto 2021. Era una molto sviluppata per Casey Stoner ed era molto difficile per un pilota abituato ad un comportamento equilibrato“.
Il nuovo prototipo della MotoGP
Negli ultimi anni il brand di Borgo Panigale sta fando scuola a livello tecnologico e soprattutto sull’aerodinamica. Le Rosse è stato il primo prototipo ad aver assemblato il suo prototipo MotoGP e la sua moto di serie, pronta ad imitare anche dai rivali. Un laboratorio altamente specializzato in tecnologia che può anche causare qualsiasi problema, come addetto alla Pecco Bagnaia di Losail, quando mi sento un collaboratore primario che pilota. “Sìpeso hai bisogno di una fase del adattamento, ma se scarti subito qualcosa di nuovo basta scartare qualcosa di buono perché non ci sei abituato. Prima ci costava di più perché alcuni piloti avevano dei pregiudizi. Servire davanti alla volontà di perseverare e sperimentare. Oggi c’è una magica alchimia di piloti veloci che si fidano degli ingegneri. E gli ingegneri ascoltano quello che gli viene da qui – ha concluso Domenicali -. Sono finiti i giorni in cui i conduttori lanciavano i caschi contro il pared mentre entravano ai box“.