“Il mio ultimo torneo da Direttore. Fatti grandi progressi. Quella volta che Nadal dimenticò le racchette…”

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un grande signore (un grande Signore) se dice in francese (come dal resto in italiano), per indicare un uomo dal passato illustre, certo, ma soprattutto un cortesemente, grande educazione, cortesia ed empatia. me Zeljko Franulovic è sicuramente uno dei “grandi signori” del tennis, colui che ha diretto Magistralmente e con grande talento e professionalità, il torneo di Montecarlo ha compiuto 17 anni, a partire dal 2005.

Una lunga storia d’amore con il torneo del Principato, iniziata quando Franulovic (classe 1947, nata a Spalato) era a tennista professionista ed è arrivato nel 1970. Ha impugnato, inoltre, nello stesso anno, il Finale del Roland GarrosControllo persiano Jun codice e alle prime due edizioni del Masters, nel 1970 e nel 1971.

Nella giornata di domenica 17 aprile, Franulovic ha avuto il consueta conferenza stampa di fine torneo, for fare un bilancio di un’edizione che, dopo due anni di pandemia, ha ritrovato di nuovo il pubblico e, inoltre, per Confermerò che se provo, per lui, dell’ultima edizione del direttore del torneocome già aveva scitto il Direttore.

A proposito dell’affluenza, il pubblico a Montecarlo è sempre molto numeroso, soprattutto gli italiani che, nell’edizione 2022, hanno costituito il 35% del pubblico in generale e, in totale, ci sono 132.500 spettatori. Spalti gremiti nella giornata da record di venerdì soprattutto durante il quale, per il primo ritorno a Montecarlo, nell’Era Open, tutti gli incontri dei quarti di finale se si fosse concluso nel terzo fisso per un totale di due ore di tennis non stop.

Il cugino dominato della conferenza è del Direttore Scanagatta. Del resto, lo stesso Franulovic scherza sua intraprendenza e loquacità: “Che sorpresa, Ubaldo, e se tu dovessi fare la prima domanda. Ma ciò rispetta la tradizione, la tradizione del torneo, con Ubaldo e le sue domande prestigio

D: Compliance per tutto, lei è molto modesto e no ha citato il fatto che ha iniziato a dirigere il torneo nel 2005, son 17 anni di row, el primo anno in cui è arrivato Rafa Nadal. C’è qualcosa di nuovo adesso per te e per quanto riguarda il torneo?

Ho 17 anni, vi è ragione, 17 anni di devoto servizio e appassionata organizzazione, alla direzione del torneo. È vero, ho iniziato con Nadal e quest’anno, che se Nadal era ritirato dal torneo, ci sembrava infatti ci fosse qualcosa di anormale. Non il mio sono ritirato con lui ma, sì, è stato il mio ultimo torneo. Dopo 17 anni, è il momento di changee e lascio che altre persone se occupo il torneo. Posso dire solo che lo associo in modo positivo. Abbiamo fatto grandi progressi, non abbiamo mai smesso né di crescere, né di build, anche se la nostra posizione ha limiti di spazi e, prima o poi, smetteremo di build. Ma non smetteremo mai di fare progressi con il torneo. Ci sono novità e miglioramenti, soprattutto per quanto governa il francobollo, con le nuove tecnologie, live streaming, e social, etc. eccetera.

C’era pori la questione de la sala stampa al piano di sopra, come sempre. E noi cerchiamo di far piacere a tutti, ai giocatori, la stampa, il pubblico, l’ATP, le televisioni e credo che abbiamo soddisfatto molte personme”.

Un aneddoto ei ricordi più belli? Ovviamente ne ho tanti. Con Novak, ad esempio, non c’è un aneddoto in particolare perché abbiamo sempre il grande rapporto di amici che potremmo avere con un gigocatore. Ma bisognerebbe citarne uno, è quello in cui abbiamo organizzato proprio piazza del Casino un’esibizione con Nadal e Federer, nel 2006, è stato il primo anno di questa iniziativa. C’era macchina il, la terrazza era piena di pubblico celebrità, I giocatori sono arrivati ​​​​​in una storica e giocare. Il problema è che Rafa non aveva le racchette (perdono). Finché dico a Roger che proverò a firmare degli autografi per il bambino, nel cuore della notte l’agente di Nadal sta camminando veloce con lo scooter fino all’hotel Monte-Carlo Bay per accendere la racchette di Rafa. L’hotel non è lontano, ha piantato in me un’eternità. Ritornò con la racchetta. E nessuno se n’era veramente d’accordo. E poi ti chiedi come sia possibile fare lo estesso errore due volte? success Eravamo di fronte al Palazzo questa volta e devono giocare Andy Murray e Rafael Nadal. C’era anche Sua Altezza Reale, la stampa, i tifosi. Questa volta abbiamo dimenticato le palline. E non c’erano negozi di articoli sportivi nei pressi del Palazzo Reale. Che tariffa? Siamo stati salvati dal Sua Altezza il Principe in persona che è al Palazzo e che ha portato le Palline. Due aneddoti divertenti ma un po’ imbarazzanti ma, per fortuna, è andato tutto bene”.

Il direttore Ubaldo Scanagatta con il personale dell’ufficio stampa del Country Club

D: Questo è il destino dell’ATP aperta a conteggiare i risultati dopo tre anni dalla victortoria a Montecarlo (e il finale al Roland Garros) e quindi il suo risultato il n. 6? Perché potrebbe essere migliore se il conteggio fosse stato fatto prima?

Ho tanto successo, perché l’ATP Tour è stato lanciato ufficialmente nel 1990. La cosa più importante in classifica era che sei stato citato nel 1970, 1971, con buoni risultati. Sarei potuto essere n. 6, 4 o 10. Il problema è che quando è arrivata la classifica sono stato sfortunato; Nel 1972 ci fu una brutta disgrazia alla spalla e sono stato operato. In quei giorni, purtroppo non c’era l’artroscopia. È stata una grande disgrazia. Quando è arrivata la graduatoria era n. 29 Mio cugino, dì a che ora, quando lo classifichi, non esisteva, suppongo che prenderò in considerazione 5 o 6, non è un problema“.

A chiusura la conferenza, ancora un comando di Scanagatta.

D: Posso solo aggiungere che ha accettato di citare uno Sponsor italiano chi è chi per la prima volta, l’acqua Valmora?

Sì. Abbiamo apprezzato la nostra collaborazione con Valmora“.

Al termine della conferenza timbrata, è la cerimonia di premiazione del consueto torneo di stampa, Gara di tennis per i giocatori e fotografie presentate Montecarlo Mastersche si svolge ogni anno sui campi del Circolo di campagna

La tavola completa di Montecarlo

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