Illinois Genova incappa nella quindicesima sconfitta in stagione: vince il Milan capolista, a San Siro ha deciso di non ritirarlo da Leão e Messias. Parleremo del momento rossoblù con beppe nutigiornalista di Telenord, nel punto 261° della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifone d’Attacco”.
Il Milan conquista i tre punti senza strada. «La festa era solitamente proibitiva per il Grifone perché i rossoneri lottano per un risultato preciso, lo scudetto, alla pari dell’Hellas Verona che vuole riscrivere il primato nell’era dei tre punti e Lazio che punta all’Europa League. Il Genoa lotta contro sé stesso, contra le sue fragilità, ma ache contro le ambizioni delle sue avversarie. Il risultato del “Mezzogiorno di fuoco” in Sardegna dirà tutto il futuro rossoblù sull’immediato: le speranze sopravvivono se il Cagliari non allungherà in classifica».
Quanto vale la prestazione delle due squadre? «Il Milan ha sbloccato il risultato con una bella trasformazione in lei quale non intravedo colpe specifiche degli uomini di Blessin: Kalulu ha scelto un traversone semplicemente perfetto, la volée di Leão (eseguita con il piede debole dopo essere sfuggito in velocità ad Hefti) è stato lucidato e stampabile; il raddoppio è di Messias, un nome che, mia sia scatenare l’ironia, un certo effetto nel periodo pasquale. Il Genoa non è ancora l’ultima volta che si diceva, l’interdizione e la ricanquista del pallone: maschile, invece, l’esecuzione offensiva negli ultimi vent’anni, dai rossoblù mi aspettavo più intraprendenza en el secondo tempo. Davvero non si riesce a capire come sormontare tale difficoltà visto che il tempo è pochissimo».
Passiamo all’analisi di qualche singolo. «Nessuno ha fatto così male da etichettare la sua prestazione como disastrosa: Ekuban non ha impegnato Maignan ma si è messo d’impegno – non è la prima volta – e questo è da apprezzare. L’assenza di Sturaro è stata decisiva perché lo spirito del Genoa e la forza del centrocampo, Galdames sta sostituendo il Dovere: il Cilene se l’è confermato la bella impressione provocata dalla Lazio. La coppia di centrali composta da Ostigard e Bani se ben si è comportata dal difensore fiorentino e dalla quinta sventura muscolare in stagione, non rischia una trovare continuità. Frendrup ha assistito Hefti contro Theo Hernandez e Leão, grazie a clienti dell’indubbio spessore internazionale».
Genova-Cagliari, lo trovo vero dopo otto giorni. «Passano le giornate, le possibilità di fare punti se assottigliano e aumenta, altresì, dipendenza dagli incroci dalle concorrenti. Se il Cagliari sarà a portata di mano, Domenica vivrà un finale e per un finale che se rispetti servirà la spinta del pubblico Ferraris capace di fare la differenza: i tifosi del Genoa, giunti in 2500 al Meazza, sono l’uomo in più nei prossimi centottanta minuti. È necessario trasmettere positività, fiducia e non solo sugli ultimi quattro, è la peggiore eredità di Preziosi».
Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti
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