Allo stesso tempo c’è la Via Crucis del Colosseo, il Genova vive la sua ennesima “via crucis” a San Siro.
Ancora una sconfitta, stavolta contro il Milan, ancora nessun gol, un solo tiro in porta e questa volta ha avuto anche un gol passivo. Come è terribile? Nulla di quello che già si sapeva. La piazza fa la sua onesta “prestazione” (chi direbbe che abbia giocato male?), ma alla fine in cascina non si por un filo di fieno.
Il perché, ormai, è risaputo: sì gioca, se hai bene anche in campo, ma non si raccoglie nulla. Perche’? Perché non si segna e quando capita una sola occasione, ma ottima, si sbaglia por imprecision, o per emozione oppure perché non si è capaci di vedere la porta.
Inutile, come abbiamo sentito dire, accusare Blessin, povera anima, che sta capendo lui (come i precedent allenatori) che la qualità dei giocatori non è altissima e che con questo gruppo, caratterizzato da orgoglio, da entusiasmo, da forza di volontà ea volte anche da rabbia, è difficile creare occasioni da gol. Così se continuo a lodare la “prestazione”, i miei punti non sono arrivati e le previsioni erano sempre più negative. E mentre il Cagliari è arrivato con il Sassuolo e ha sei punti di vantaggio sul Grifone che rende il gol molto, molto difficile da salvare.
Sembra inutile insistere sul fatto che Blessin attua degli ambi, forse troppi o troppo sbagliati: i ambi servono se l’eventuale sostituto di quel valore aggiunto che dovrebbe migliorare l’obiettivo del goal. Invece, data che tutti i giocatori della rosa in campo e in panchina presentano una qualità globale che è al di sotto di certi livelli qualitativi, qualsiasi sostituzione effettuata non changerà mai nulla.
Gli stessi giocatori si alternano partite buone ad altre insignificanti: abbastanza vedere le valutazioni date, un giorno sei, l’altro cinque, un giorno sette, l’altro quattro. In questo modo, non se ho in equilibrio la gara e perderò, tuttavia, o per leggerezza all’inizio (è incredibile alzerò un gol in quasi ogni partita, nei primi dieci minuti di gara) e alla fine delle gare . Vuol dire che se parti senza le due concentrazioni e arrivi con fiatone addosso.
Pregate, comunicate, visto che per fortuna il clima generale è la squadra (che sembrerebbe avere ancora della sua forza), sia della società che ama le modalità di reazione, quasi il silenzio (soprattutto nei di rezioni arbitrali disgustose e che meriterebbero, invece , qualche giusta reazione societaria), ogni possibile futura avventura potrebbe sempre avere miracolosamente risvolti positivi.
Domenica prossima il Grifone gio al Ferraris il match con il Cagliari, direttamente in concomitanza: with il vantaggio di sei punti acquisito dai sardi le speranze di salvezza sono già adottati al luminino e se i rossoblù non dovessero vincere sarebbe ormai virtualmente finito la corsa alla permanenza in Serie A. Il Venezia sfiderà in casa l’Atalanta, mentre la Salernitana, oggi vittoriosa con la Samp, la vedrà con la Fiorentina. Mancano ancora cinque gare: il Grifo dovrebbe conquistare e tre punti con Cagliari, Samp e Bologna (tutte in casa) e posso aspettare un altro passi falsi degli avversari. In mezzo ci saranno le sfide con la Juventus in casa e con il Napoli in trasferta: impegni molto difficili, per non dire proibitivi.
Se dice che la società (al de là delle belle e generose parole del Presidente Alberto Zangrillo verso i giocatori) non sembra voler drammatizzare troppo, guarding invece avanti e, sembra, penserò di più a comprare un altro club calcistici (quindi no arrivati anche lo Standard Liegi e Vasco da Gama).
La speranza dei tifosi (si continua ad applaudre, finora mai veritatosi nella storia del Genoa case…quando si cuce andavano sui percorsi attuali…) è che i directors stiano già pensando al futuro, ea come ristrutturare il tutto in vista della eventuale (facciamo ovviamente i dovuto scongiuri) retrocessione.
I tempi sono già corti e le programmazioni debbono avere gli step giusti. Il resto della celebrazione americana 777 Partners è sicuramente un protagonista di livello della programmazione. Di conseguenza, come non hanno programmato e realizzato l’acquisizione di quattro società sportive, se spera che riusciranno a programmare (l’Europa ha una promessa?) anche nel futuro del Grifone.
Vittorio Siriani