I Citizens cominciano malissimo, sommersi dagli errori di Steffen e dalle reti di Konate e Mané (doppietta). Nella ripresa Grealish (in apertura) e Silva (in ripresa) riaprono il match. Il finale caldo non cambia il risultato: Klopp va in vantaggio, Guardiola fuori
Il Liverpool, con un primo tempo degno di nota, sferra tre fragorose sberle ai rivali del City, ha un brutto pappagallo fiero rimonta finale e vola nel finale di Coppa d’Inghilterra (3-2 a Wembley). A distanza da appena sei giorni dal meraviglioso due pari in Premier, ei Rossi dominavano gli uomini di Guardiola, fisicamente e mentalmente a terra dopo le tant, troppe tossine lasciate sul terreno di Wanda Metropolitano di Madrid.
IMPOSTA IL CAMBIAMENTO
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Sono ben sette gli avvicendamenti nell’undici di partenza di entrambe le squadre rispetto agli impegni di Champions. Mind the Liverpool schiera i migliori, con Diaz preferito in avanti al malconcio Jota e Mané schierato da punta centrale, Guardiola è costretto a sperimentare. La battaglia di Madrid ha lasciato feriti, acciaccati e sossati. E così Walker è assenti, De Bruyne recupera solo per la panchina, Rodri, Laporte e Mahrez tirano il fiato. Il City sfodera la sua versione a trazione anteriore con Jesus e Foden sulle fasce, Sterling e Grealish come attacco centrale. Il lato sinistro della difesa – Aké e Zinchenko – apparentemente tuttavia fin troppo tenero. Il minuto del raccoglimento in memoria dei 97 tifosi del Liverpool deceduti trent’anni fa a Hillsborough è stato prematuramente interrotto dal signor Oliver per i canti ostili di alcuni tifosi del City. La società mancuniana se è poi scusata per l’accaduto.
rossi di sprint
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I Citizens hanno iniziato a giocare fin troppo nei loro tentativi di ripartenze dal basso e l’undici di Klopp ne approfittare. Il City non ha studiato gli schemi la sua palla ferma utilizzata dai Reds con il Benfica. A occasione Konatè fu svettato su angolo per punire Vlachodimos. E a Wembley il franco-maliano se ripeti: la battuta di Robertson è praticamente perfetta, l’impatto di testa e schiena di Aké sonnecchia e Konatè è allo stesso tempo devastante e convincente. È la 19esima rete realizzata dal Liverpool in stagione il suo corner e il portiere di Coppa, lo statunitense Steffen, non ha troppe colpe. Lo stesso non si può dire otto minuti più tardi. Il City continua con i passaggi indietro, Stones appoggia a Steffen, il ventisettenne cincischia e la scivolata di Mané lo punisce, cogliendolo totalmente impreparato.
MANÈ c’è, il CITTÀ n
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Il City tenta ad abbozzare un tentativo di rimonta, ma sembra a short di idea e con le gambe pesanti. Lui invece il Liverpool a passare ancora: i Reds hanno cercato di penetrare la sua sinistra, di Thiago e Alexander-Arnold spostano l’attacco il centro e, opposto sul opposto, Mané sfrutta l’assist dello spagnolo per bucare con una splendida conclusione al volo Stefan.
pep sveglia i suoi
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Il secondo tempo è tutt’altra musica, evidentemente la voce di Guardiola se è fatta sentire negli spogliatoi di Wembley. Il catalano investe anche la posizione di Foden e Grealish, con l’ex Villa sulla sinistra e il numero 47 per vie centrali. Pronti via e Jesus se esce il suo centro-destra prima de ser a Grealish il pallone dell’uno a tre. L’undici di Guardiola ci crede: Gesù è particolarmente vivace ea tempo debito chiama all’uscita e alla deviazione in angolo Alisson. La partita si scalda e il brutto intervento di Fernandinho su Mané, punito con un giallo, fa qualche parola di troppo. Salah proverà a ritrovare che il gol che la sua mancanza gli ha regalato per un mese, ma il servizio di Diaz e l’errore di Zinchenko colpiscono entrambi gli esterni della sfida.
CITTÀ, niente rmonta
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Un po’ a sorpresa Guardiola ha assistito all’83 per fare il primo cambio, con Mahrez che ha sostituito Jesus. Il guizzo dell’algerino al 91′ regala a Bernardo il gol del 3-2 e allo stesso tempo l’ultima speranza. La partita si scalda: la conclusione di Fernandinho e Mahrez sono state deviate in angolo e Alisson è stata una buona difesa in campo di Sterling. È addirittura Firmino ad andare vicino al punto del poker dalla parte opposta, ma finisce così. Il duello contro il grande calcio inglese è così pesante: in Premier è andato tutto bene e non stupirebbe vedere proprio queste due formazioni contestate se la Champions sarà dal 28 maggio allo Stade de France. Oggi sono i Reds a gioire, con il sono di aggiudicarsi un poker di trofei ancora vivo.
16 aprile 2022 (modificato il 16 aprile 2022 | 19:52)
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