Lo specialista del triathlon a lunga distanza Alessandro Degasperi racconta mangia il gran fondo in preparazione dell’Ironman
Dì il vero, non c’è nessuno con una lunga distanza. Alessandro Degasperi, triatleta specialista alla Gare di triathlon no draft e Vincitore dell’Ironman LanzaroteÈ stato distillato dalla diversità granfondo ciclistiche nella sua preparazione e spiega come goderti il meglio.
BENE A CASCINA
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“Lo considero una lunga discarica. Di certo l’intensità è alta, non se va a spasso, ma se viene stimolata in modo simile a quella del box e rappresenta un ottimo riempitivo per la prova a lunga distanza. Difficilmente, tornando a casa, è solo, se rischio di riproporre distanza e intensità simili”.
SALOTTO
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Spesso le granfondo ha presentato le salite abbastanza lunghe: “E’ questo il momento in cui se Spingere rischia un wattaggio costante facendo un ottimo lavoro specifico. A me piace molto getterò il gruppo, non sono che si risparmia per fare la volata finale con le gambe fresche”. E poi fa un esempio: “Avete presente Cameron Wurf? Lui svolge la professione con gli Ineos Grenadiers di Filippo Ganna, fa il gregario per i primi 100-150 km e poi si sfila: mi sembra che nel triathlon, sia piuttosto performante…”
STRADE BIANCHE
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Degasperi, che è tornato a gareggiare a Lanzarote, ha affrontato la Granfondo Strade Bianche qualche settemana fa: “Ero davvero curioso di percorrere questi famosi tratti di sterrato con la bici da strada: alla fine, si è rivelato un ottimo alenamento. Suono davvero stupido delle pendenze molto impegnative, in complesso è una gara molto faticosa e l’effetto-scia del gruppo se sente poco”.
MILANO-SANREMO
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Non si è fatto mancare nulla Degasperi, nemmeno la Milano-Sanremo. “Un gran fondo lunghissima, più di un Ironman. È un’ottima lezione per gestire la gestione dell’acqua e della nutrizione: la parte difficile è alla fine quando si dosano le energie e si pianifica la migliore integrazione”.
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