Il consigliere Red Bull ha le idee chiare sui suoi rapporti di forza nel mondiale F1 2022: Sainz sarà il gregario di Leclerc, mangia Perez con Verstappen
Giulio Caronia
Emozionante e spettacolare, il duello tra Max Verstappen e Charles Leclerc ha tutte le carte in regola per avere incollati alla tv per tutta la estagione F1 2022. I sorpassi e controsorpassi visti tra Sakhir and Jeddah sono già un classico istantaneo, che riporta all’epoca in cui i due giovani fenomeni suonavano colpi di ruotate sui kart. Una battaglia che, almeno per quanto visto nel GP del Bahrain e nel GP dell’Arabia Saudita, rischia tuttavia di mettere in ombra le prestazioni dei due compagni di squadra, Sergio Perez e Carlos Sainz. Non è, per il Messiano di casa Red Bull, lo status principale in discussione del suo governo gregario di campione a Carica, diverso nello scenario delle aspettative del suo Spagnolo della Ferrari, che nel 2021 riuscì a battere Leclerc.
IL PARTNER DI MARKO: SAINZ GREGARIO
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Anche per la squadra di Maranello, però, ci sarà un dualismo interno ai box, con un chiaro capitano e un secondo pilota destinato ad assisterlo. Almeno questo è il destino di Helmut Marko, manager della Red Bull, grande boss dell’Academy per i piloti giovani e master boss Dietrich Mateschitz. “Lo scorso anno – si è rotta la 78enne ex pilota al’emittente austriaca Servus TV – Carlos ha eliminato Leclerc, ma quest’anno Charles è in gran forma. Questo significa che non possiamo aspettarci un anno da Sainz, ma è chiaro che la situazione è praticamente la stessa che abbiamo noi, con un ovvio numero uno dentro i box. La lotta per il titolo? Credo che siamo in una buona posizione, abbiamo una Ferrari praticamente viva. E Leclerc guida in maniera impeccabile. Sarà una tappa emozionante”.
FERRARI, SAINZ COME PEREZ?
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Ci sarà anche un modo per destabilizzare l’ambiente rivale, ma anche fare riferimento alla possibile decisione di Sainz alla Red Bull è chiaro: se il pilota della Ferrari fosse libero, sarebbe salvo, uno contro l’altro, a strofinare le sue posizioni a vicenda, a beneficio del team di Milton Keynes soprattutto in una gara al titolo Piloti che si preannuncia combattuta per ogni singolo punto in palio. E Helmut Marko, che è responsabile dello Junior Team perché attento agli scopritori di Carlos (al debutto in F1 con la Toro Rosso), sa cosa significa correre una stagione con un vantaggio designato: lo stesso Perez, complice la grossa differenza nella prestazione di Verstappen, nel 2021, si trova lo status senza il supporto immediato dell’olandese, in grado di vincere il titolo anche grazie a tutte le manovre ostruzionistiche del rivale ceco Lewis Hamilton.
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