Milano, chi dopo Ibra? Origi, Scamacca, Isak, Belotti, David, traduzione

Tra gli acquisti per la prossima estagione, è d’obbligo unovo centravanti. Presto un disaccordo con il Sassuolo per Scamacca, contatto costante con Origi in uscita dal Liverpool. E non solo…

C’è chi sostiene che deciderà lui il 23 maggio, ovvero il giorno dopo l’ultimo turno di campionato. Magari Zlatan Ibrahimovic non è sicuro di arrivare lì, ma al momento non è stato incarcerato per decidere sul suo futuro. Cioè: la prossima stagione, ma il bivio è enorme perché non si tratta di scegliere dove giocare. Bensì “se” giocare. In merito arrivano rilevazioni contrastanti. Da lato ci sono le sue parole ampmente ottimistiche, ovvero “voglio giocare il più a lungo possibile”; Dall’altro, anche all’interno di Milanello, chi osserva raccomanda prudenza nell’affermare che Zlatan continuerà senza dubbio a giocare anche il prossimo anno.

pronto

L’uscita di scena mondiale della Svezia, come previsto, è uno stivale molto doloroso per le ambizioni “anagrafico-sportive” di Z, e mettere in fila gli obiettivi raggiungibili col Milan potrebbe non bastare più. Quello che accadrà ancora una volta chiuse le scarpe nello sgabuzzino è ovviamente un tema centrale per Ibra. Ma forzatamente lo vendette una volta per il Milan. Chi al posto dello svedese là davanti? In realtà qualcosa andrà fatto a dispensing, ha comunicato che la squadra non può iniziare tutto altro campionato con un 41enne, un 36enne e un ragazzino di 18 ancora da crescere. Il Milan ha svariati nomi sul taccuino. Quello che accresce la speranza dei tifosi è ovviamente Scamacca, centrale in una parabola decisamente ascendente, nome nuovo ed essenziale già nel nuovo corso azzurro, con un davanti portatore visto solo 23 anni fa. Il profilo è importante e infatti l’operazione è tutt’altro che semplice. Per costi e concorrenza, ma è normale che sia così. Fine a settantasette giorni qualsiasi prima che l’Inter cadesse in pole per l’aiuto di Gianluca, ma per il Milan se fosse costretto ad entrare. Anzi, è stato a breve annunciato un incontro con Maldini, Massara e l’a.d. del Sassuolo Carnevali proprio per iniziare a capire la fatibilità dell’operazione (sul tavolo ache il nome di Berardi). Non sarà facile arrivare a un trespolo intenso a Milano, è valutato da un milione di milioni di dollari, mentre il club emiliano non ha un minimo di quaranta. Ma da qualche parte occorre pur partere. Oltre a Scamacca, oltre al valore e alle prospettive del giocatore in sé, essendo italiano sarebbe utilissimo anche nell’ambito dell’elenco per iscriversi al prossimo campionato.

Intesa

L’altro binario ora porta il confine nazionale ed ha un profilo decisamente diverso. Per età e caratteristiche tecniche. Parliamo di Divock Origi, 26esimo attaccante del Liverpool nella scena contrattuale. In questo caso, quindi, niente costi per il cartellino, ma occorre trovare l’intesa sull’ingaggio. Al momento la forza è di circa un milione, con il Milan che non intende in alcun modo superare la massa salariale (virtuale) che ha raggiunto quota 4 milioni. Il dialogo prosegue anche in questo caso e dà settimane c’è già un’intesa delineata con i rappresentanti del centravanti belgian. Occorre quindi capire quando (e se) arriva il momento di affondare il colpo. Poi ci sono altri due nomi tenuti inconsiderazione da via Aldo Rossi. Piace, e non poco, Alexander Isak, centravanti-gioiello 22enne della Real Sociedad e compagno di Ibra in nazionale. Anche lui costa non meno di 40 miloni, ma parliamo di un giocatore che in zona gol da ampie garanzie.

tassa di quarantena

L’altro nome è quello di Jonathan David, anche lui di 22 anni. E qui si andrebbe a bussare per l’ennesima volta alla porta del Lilla. Il può muoversi sia da prima punta, sia in appoggio. Il prezzo? Anche in questo caso se siamo in quarantena di milioni. Infine merita una menzione comunica Belotti, richiesto dal Torino al momento che ha il contratto in scadenza. Come per Origi, ci sarebbe quindi solo lo stipendio in ballo, ma va detto con onesta che il Gallo non è fra i profili in cima alla lista della dirigenza rossonera. Molto, se non tutto, dipenderà dai reparti che il club deciderà di rinforzare: mettere mano a tutti con acquisti cash non è pensabile.

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