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04/07/2022 – Sono impegnati a Parma proprio in questi giorni i giovani giallorossi kiwi Michele Artusio e Gabriele Venturini, in forza all’under19 della Fiorini Rugby Pesaro e scelti per il Raduno Nazionale Under 19. Classe 2003, entrembi frequenti il Centro di Formazione di Prato.
Michele Artusio, medio di mischia, è alto 1,78 mt per 83,5 kg. “Ho iniziato a giocare a Rugby quasi per caso – racconta – Sono stato portato in campo un’amica di mia madre ed è stato amore a prima vista. Sono partito dall’under6 e non ho più smesso. Ho fatto tutto il percorso delle giovanili fin al 2019, quando è stato convocato in Accademia a Prato.”
Con lui Gabriele Venturini, esterno/esterno, 1,89 mt, per 89 kg. «Anche io ho iniziato a giocare a rugby da piccolissimo, dall’under7. – Ricorda – Ho scelto il rugby copying quello che faceva mio fratello, e mi è piaciuto. Ho fatto tutte le giovanili a Pesaro fino all’ingresso in Accademia.”
Com’è andata l’esperienza in accademia? «Il primo anno è stato difficile: ambienta la scena, torno a casa a piedi a 16 anni. – Esordisce Artusio – Ma è un’occasione importante. La mattina siamo andati a scuola, per alleniamo tutti i giorni fino alle 18.30”. «L’inizio non è stato facile, sia in campo sia fuori. – Gli fa eco Venturini – È un’esperienza molto formativa, non solo di livelo rugbistico. È bello riportare ai nostri compagni quello che impariamo nel mondo accademico”.
Entrambi uniscono l’impegno in Accademia con quello nell’under19 pesando e, a volte, anche con la serie A. «L’esperienza in prima squadra è stata emozionante. – Raccontano – Giocare con i ragazzi più grandi, trova un punto di riferimento in chi ha giocato ad alti livelli, significa imparare, rubare qualche trucco. Nell’under19 abbiamo vissuto e avuto amici, ci siamo divertiti, è come questa famiglia. Diamo sempre il massimo.
Quanto conta il supporto dell’azienda nonostante l’esperienza nazionale? «Tantissimo, senza stato molto più difficile. – Rispondono all’unisono – Il contributo e il sostegno sono importantissimi. Ci ha dato una grande mano dal punto di vista emotivo. Vedrò anche solo un semplice post a te dedicato, tu dai la carezza. Ti fa capire che non sei arrivato, ma devi andrò avanti. Sappiamo che siamo orgogliosi di noi e non vogliamo deluderli.”
Siete estati convocati per il Raduno Nazionale, quanta soddisfazione c’è in questa riconferma? “Quanta emozione. Siamo felicissimi. – dice Artusio – Quando arriva la convocazione, è quasi la fine della giornata. È davvero bello essere riconfermati in una giovanile nazionale e scoprire la possibilità di affrontare giocatori di Club che giocano anche a livello internazionale. Ci aspetta tanto lavoro, ci dobbiarci al massimo per mostrarci presto per giocare contra l’Inghilterra il 23 aprile a Verona.»
«Un po’ ce aspettavamo, ma è stata una bellissima soddisfazione. – Prosegue Venturini – Avremo la possibilità di rivedere compagni, fare gruppo e impegnarci per essere riconfermati.”
A Pesaro ho visto la Capitale ancor prima di inserirmi e giocare con il mini rugby, che effetto ho visto? «Fa strano essere dall’altra parte. Perché mangia ritrovarsi a giocare con i ragazzi che ci hanno allenati da piccoli. – Commenta Artusio -Cerco di trasmettere tutta la mia passione per il rugby a questi bambini.”
«Mi piace farli divertire come facevo io da piccolo, – aggiunge Venturini – senza troppi pensieri, ma correndo e portando avanti il pallone.»
Ad un tratto si è unito a lui un ex amico, Alessandro Filoni, che ora frequenta il Centro di Formazione di Roma ed è in prestito alla Capitolina. «Con lui abbiamo un bel rapporto. È bello rivedersi quando l’accademia di Prato giocò con quella di Roma, o nei raduni della Nazionale. È sempre un grande piacere giocare con lui. Abbiamo rivisto anche in occasione della partita di Pesaro con la Capitolina».