Piu’ nervoso il Milano quelli che inseguono? Aspetto la mossa geniale di Pioli. Un giocatore milanese da fischiare? Maggio!

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Non strano mai! Forse perché, come dice il poeta, l’illusione è dolce di sua natura, ma mi ero immaginato il weekend con esiti rossoneri ben differenzia. Visti gli impegni complicati di Napoli e Inter, e la partita casalinga del Milan avevo sperato di avvantaggiarmi di qualche sulle rivali dirette. Niente di quanto prefigurato è successo, anzi ora il Napoli è lì, con il fiato sul collo milanista. Agitarsi ora non serve, perché l’agitazione è il peggior nemico della concentrazione. Di concentrazione e di calma, comunicare, Pioli è sempre stato un buon uso.

Il mister milanista però ora devo risolvere il problema del gol. Attenzione! Non migliorare la manovra offensiva, perché la squadra arriva spesso alla conclusione ma proprio la finalizzazione. Tante le palle vaganti in area, tanti i cross rasoterra dalle fasce, ma manca a Pippo Inzaghi che, con le sue fortunate intuizioni, con il suo gol finale, si chiuda in rete. A dire il vero, è presente in rosa un giocatore dalle caratteristiche dell’indimenticabile “Alta Tensione”. Se chiama Ante “Sacro Fuoco” Rebic. Il suo stato di forma psicofisica è in crescita, l’atteggiamento alle fide decisivo è confermato dalla sua carriera di giocatore sempre ad alti livelli. Le pochissime reti nelle recenti giornate di campionato sono figlie ache della scarsa incisività mostrata proprio da Leao, Diaz e Messias.

L’allenatore rossonero, che non ama le rivoluzioni ma ha dimostrato coraggio in passato, deve cambiare! La soluzione più facile e già collaudata appare quella di Kessie sulla trequarti. Può sembrare conservatore troppo ma non dimentichiamo che, al suo esordio nel ruolo, ha firmato una doppietta all’Empoli. Circa tre parentesi, una rotonda, un quadrato e un grafico, il suo centrocampista ivoriano. Ho avuto anche una parata da fischi quando Germano Lanzoni ha urlato il nome di Kessie. Chi vuole bene al Milan, al nostro Milan che esta lottando, sputando blood, chewing filo spinato per regalarci un son, non deve fischiare alcun “vecchio cuore rossonero”. My hanno detto che il giocatore abbia africano vissuto male la seduta di riscaldamento, a cause proprio dei fischi, ma poi, da grande campione è stato autorevole y incisivo quando è entrato in campo.

Sarà stato a ma case, appena messo piede sul verde di San Siro, la squadra ha sfiorato in più occasioni la rete del vantaggio. Deve giocare sempre, deve essere lui il titolare fino alla fin del campionato, o un centrocampo, dove anche Tonali migliora con lui le sue prestazioni o come numero dieci. In alternativa a Franck, una suggestiva scelta potrebbe essere quella de Junior Messias, che in questo ruolo potrebbe mettere in evidenza le sue qualità se ispira il punto che viene finalizzatore dal limite dell’area, impedendo così ripiegamenti a centrocampo che potrebbero privarlo del suo punto vincente.

Mi sombra di capire che Stefano Pioli non aveva un gran brodo sul mio tema, essendo come un curioso allenatore, potevo regalare una mossa inaspettata come quella grande, un anno fa, con Diaz al fianco di Calhanoglu. Comunica, il mio umore intanto sta cambiando. Dopo la delusione del risultato di lunedì sarò già molto concentrato sulla partita di domenica, che i rossoneri affrontano ancora primi in classifica. La testa non dà la felicità, ma rende meno nervosi. Dunque più agitato il Milano, splendido e meritata capolista, o quelli che inseguono?

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