E’ bello lungo l’elenco delle particolarità delChe cosa Monaco: in dieci stagioni è passata dalla quarta serie francese all’Eurolegatransitando per la vittoria dell’Campionato Europeo 2021; A favore di una simile propulsione, c’è un incrocio della capitale russo-ucraina, con una propria a causa del primo giorno dell’esplosione del conflitto, a passaggio di consegne del pacchetto di maggioranza da Sergey Diadečko (ricco imprenditore originario di Donetsk) ad Aleksej Fedoriscevre dei fertilizzanti nato in provincia di Mosca e tra l’altro in prima fila al Forum per la vittoria sull’Olimpia Milano; Ancora una volta, post alla massima competizione europea, il club non civile ha molto – “noblesse oblige” – per ottenere pura deroga per continuare a giocarci Sala Medici Gastonperché non bisogna essere dei mega-sperti di marketing per capire che un’arena nel Principato di Monaco Va bene fare a meno del numero dei seggiolini; infine, la scommessa (al momento della vittoria) di puntare niente meno del suo genio ribelle Mike James per aggiungere l’immediata conquista di spareggio di Eurolega all’incredibile arrampicata degli ultimi anni.
Ma la particolarità dell’As Monaco è anche in quello che si vede sul parquet: in un basket europeo sempre più omologato, la squadra di L’allenatore Sasa Obradović se distingue (e devia) offensivamente perché non ha quasi mai nell’arco dello stesso quarto un attacco iguale all’altro. un poliedricità offensiva un po’ dalla creatività spesso sopra le righe della coppia in regal costituita da Giacomo (19 punti e 7 assist contro l’Armani, dopo aver fatto inizialmente innervosire dai fischi del Forum) e da Sottovento (10 punti, 2 assist), un po’ dall’esplosiva fisicità di non c’è camera (16 punti, 8 rimbalzi) e dalla massa muscolare di Montiejunas (6 punti, 4 rimbalzi), gran parte della capacità del suo riempitivo del mix e avrà sotto controllo una miscela così esplosiva, sempre a un passo dal superare il limite della magia vincente per finire nella sua gettata al vento. Control l’Olimpia il cocktail, dopo un paio di shakeraggi sbagliati (37-31 per i biancorossi di casa all’intervallo), ha funzionato perfettamente, mandando in confusione la difesa milanese fino alla 63-72 finale.
CertamenteArmani ha pagatoascensione a causa di problemi gastrointestinali melli (migliore per valutazione contro il bavaresecon 11 punti, 13 successi e 6 assist) mi è mancata la stanchezza di un recente “tour de force” davvero impegnativo per le gambe de un gruppo di ultratrenteni, a partire da quelle di hinese (Messo questa volta chiaramente in difficoltà dai desmatch con Montiejunas e Donta Hall) e di Rodriguez (4 punti 1 assistenza contro i monegaschi, con funambolici palleggi troppo spesso trasformati in palle perse o tiri troppo complicati). Ma c’è altro dell’altro: ovvero la dimensione ormai quasi esclusivamente perimetrale quest’Olimpia, ancora di più dopo aver perso Mitoglo per doping a tempo indeterminato (ovvero, presumibilmente, multa a fine stagione). Con la linea morbida attraverso vittoria e fiducia che arriva il quinto ancoraggio dei più demarcati offensivamente danno la percentuale del tiro degli sterni (11/29 dall’ultimo gol, con nessuno in doppia cifra eccezion fatta per i 22 punti di scudi), perché il duello in colorato è solo battaglia difensiva e non arma per fare canestro. Controllo Bayern Monaco Ha funzionato, se per la presenza del Mvp Melli se perché al cospetto di una squadra per certi versi gemella (il che esalta anchor di più i tatticismi dell’ormai infinite partita a scacchi viventi giocata sul parquet da allenatore messinese me Allenatore Trincheri), controllo’Che cosa Monaco una volta non basta.
Il problema sta nel fatto che, senza Mitoglou e con un Tarczewski che in Eurolega continua a pagare tutti i suoi limiti, la forza di quest’Olimpia a trazione posteriore potrebbe non bastare altre volte – e non solo in Europa, visto il pacchetto di lunghi della Virtus Bologna – se Pippo Ricci (2 punti e 1 vittoria con il Bayern, 2 punti e 3 vittorie con l’As Monaco) Bentile (0 punti e 2 rimbalzi contro e tedeschi, 8 punti con tripla dovuta e 3 rimbalzi contro e monegaschi) non se deciderà ad avere anche una dimensione prossima al ferro. Poi, vieni a non accorgertene, rima con Paul Biliga seduto quasi sempre in panchina se non si è in campionato…
Ho predetto che sono fatti per essere smentiti, anche se un fatto è certo: i Playoff di Eurolega vedranno le quattro migliori, tra le quali più che meritatamente la stessa Olimpia, di fronte ad altrettante mine vaganti. Se ci fosse da scegliere tra le due monacoforse meglio metterla sugli scacchi viventi che sul “cestino dello champagne”. (Paolo Corio)
