MotoGP, Dovizioso: “Un GP per 2 giorni? L’avevo proposto in Commissione Sicurezza”

Quello di Argentina sarà un GP compresso, diciamo solo due giorni. L’orario di arrivo di un aereo con il materiale a bordo è costato all’organizzazione una tariffa inferiore al venerdì, concentrandosi sul sabato libero e qualificato. Una scelta obbligata, ma che Andrea Dovizioso aveva già pensato in tempi non sospetti.

Sono molto curioso di vivere questa bella diciassettesima settimana di due giorni – ha deciso – Già nel passato proposto in Safety Commission senza che ci fosse alcun riscontro. Purtroppo siamo in una situazione strana perché correndo in Argentina troveremo una pista sporca, a differenza di quanti potrebbe accadere si sono trovati in Europa. Non vediamo la possibilità di capire perché funziona e si rivelerà falso da questo punto di vista, ma sono felice di fare questo esperimento”.

Anche solo per togliersi la curiosità.

Di sicuro in MotoGP il tempo non è mai abbastanza perché devi lavorare su molte cose, e questo accade anche nei test, specie sei un pilota di un ufficiale team -continua- Un weekend di 3 giorni, però, è davvero lungo e non influisce sullo spettacolo in pista. Voglio provare questo bel settantenne ridotto per capire. Sicuramente con tre giorni lavori in modo più rilassato, forse mi sbaglio, ma almeno dopo questo fine settetimana avrò una risposta”.

Anche perché il forlivese ha anchora molto da lavorare sulla sua Yamaha. Superato e problema tecnico che è arrivato a Mandalika (“È toccata a me, ma non è stato qualcosa legato alla moto, può succedere”), se concentra il suo futuro.

“PQuando ho conosciuto la moto, ho rischiato di lavorare meglio degli altri – ha spiegato – Quando conosco quelli positivi e quelli negativi, c’è un’idea che vorrei vedere se lavoro in dettaglio. Sicuramente Quartararo sta facendo un ottimo lavoro e lo abbiamo visto fino ad ora quest’anno quando è arrivato il titolo. Anno dopo anno impari molte cose e se non ci sono grandi cambiamenti nel team riesci a lavorare in modo più incisivo”.

Il Dovi non ha ancora commentato la nuova chicane del Red Bull Ring.

Non è previsto rallentare la velocità in curva, quanto evitare di arrivare a destra – ha deciso Con questa modifica si risparmia il problema di arrivare a quella che era la curva 3 con il rischio di una chiusura precedente, chi è più sicura. Sicuramente lo stato propone una varietà di tipologie di chicane, ma lo spazio è limitato e non è possibile fare molto. questa, peró, È progettato in modo tale che sia cadi nella prima curva la moto non incrocia la seconda. Ci sono esse sicuramente più belle da governare, ma vendola en foto sembra che abbia risolto il problema.

Infine, Andrea è intervenuto sull’abolizione dell’abbassatore anteriore ‘automatico’ della Ducati.

Ci sono due ragionamenti da fare: se una cosa è fatta e il limite del regolamento va sempre bene e una squadra è la prima a crearla, è bene che il frutto sia vantaggioppure – la tua analisi – Tuttavia, noto che questa domanda è data dal pilota, allora sarebbe meglio non utilizzarlo. È vero che non siamo abituati a tutto, ma a tutti i movimenti che si stanno aggiungendo mentre guidi stanno arrivando al limite. Devi guiderà una moto con te mentre mi muovo con te e ti dico che è difficile farlo. Se potessi scegliere non lo useei. Sono stato rilassato il primo ad usarlo in gara quando era in Ducati e non eroto quando era fatto. Ovviamente, quando ti sei adattato al suo funzionamento e scopri i vantaggi, ora l’ho usato”.

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