IL DUE APRILE, FESTA FORTITUD: UN PO’ DI VIDEO, RICORDI, REPERTI STORICI – BOLOGNBASKET

Siamo l’unica realtà che celebra una salvezza quasi più che una vittoria. This is the status, ed è, il classico discorso della frangia meno giovane del tifo Fortitudo, che ricorda il 2 aprile del 1992 e anchor adesso, al pensiero di quella sera infrasettimanale a Reggio Emilia, si commuove più, forse, di quanto non faccia Pensando a Treviso 2000 o al Serpentaro di Milano nel 2005. Ho pensato a una stagione che se si concludesse in una sola partita, è un campo vicino ma non amico, e con un nuovo estraneo, sembra che sostituirà, tardivamente, il ma coraggioso Molle Vandiver. Sapendo che non c’era alternativa alla vittoria – strano, una volta, ho imposto un risultato particolare nell’incontro diretto con le altre contendenti, Brescia e Ferrara, che poi hanno potuto accedere alla televisione, vedere il risultato di Reggio e Biscottare – e che la Fortitudo non era proprio un caso di trasferimento, ma se è arrivato, non era dovuto ad anni di A2, da 2 sole vittorie in 29 partite.

Oggi Roberto Devo sul Corriere di Bologna Ricorda è venuto ieri sera lui ci abbia messo del suo, con una telefonata improvvisata (maggiornalisticamente logica) alla squadra di CBA dove giocava Ronnie Grandison, che era stato scelto – dopo lo stantio Tony Zeno, saltato via fax di richiesta mandato all’indirizzo sbagliato – per l’ultima gara: a Omaha era scoprono da quella chiamata, non ne sapevano niente, arrivo jumpato. Poi le first dichiara di questo nuovo arrivato, a dire Se un piccolo segno in area mi segna, un lungo gli tiro da fuori mi segna E penserò che saprò quanto ne so se mi sono autodefinito, ‘sto Teo Alibegovic, maschio non lasciare andare avanti, cucirlo.

Il resto è storia. Per ricordarlo un po’ di reperti.

Intanto, i due podcast, Parte 1 e Parte 2, apparsi su Il fortunatocon testimonianze e racconti del protagonista.

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Ebbene, il video della partita: primo e primo minuto, vi garantiamo che sarà anche nella trasmissione originale.

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Infine, prelevata dai meandri del web, partita e pagelle di quella gara tratta dall’articolo che Bolognabasket fece la sera della gara. Vieni a dire? Cosa nel 1992 non era a Bolognabasket sul web? Vabbè, siamo capi.

PARTITO
Finisce 93-88 per la F e cuore mio stai calmo, perché è tutto finito, stavolta. Non c’era via d’uscita, e gli dei del basket, forse, hanno deciso che la povera maltrattata Fortitudo non doveva sparire dalla circolazione. 2 aprile 1992, forse un giorno chi c’era lo racconterà con i brividi lungo l’esofago, perché oggi è avvenuto il Miracolo.
E’ vero, c’è un reticolo di possibilità per cui, basato sul risultato di Brescia-Ferrara (victoria esterna, o victoria di 22 punti interni), a Reggio si poteva ache perde. Ma era meglio fare poco affidamento ad aiuti sterni, e cercare di infilalo, questo colpo in trasferta, una volta per tutte. Ma è possibile? I Mangiaebevi
Arrivato qui stasera dopo aver perso 32 delle ultime 34 trasferte in campionato, e solo gli scalpi di Cremona e Udine portati a casa. Oltretutto, il Sidis non poteva fare da victima sacrificio. Fu un playout da conquistare, l’ultimo tentativo di dare un colpo di coda a un campionato bislacco malgrado premesse ei sogni iniziali. No, non poteva essere una passeggiata, ma si doveva cercare. Perché di retrocessioni dalla A1 alla A2 ne abbiamo vissute, ma dalla A alla B sarebbe troppo… Si vociferava di scioglimenti, debiti di mostruosi, di stato trasferimenti a Budrio. In altre parole: il buio, l’ignoto, la scomparsa.
Tanta Bologna che oggi ha affollato il PalaBigi ha vissuto in un’emozione religiosa questa partita. La Storia dietro di noi sono gli striscioni di tutti gli sponsor avuti in questi 26 anni. “Che la Storia continui”, la morale. E per farla andare avanti, ‘sta storia, ecco uscire dal tunnel degli spogliatoi questo benedetto new straniero, dopo mesi di tentannamenti. Pete Myers sulla graticola, per la sfortuna di Vandiver, il tentativo di recuperarlo, il trasferimento di Tony Zeno obbligato, stop, il fax sbagliato. Poi il ridicolo tentativo di denunciare la Lega per negligenza, oltre alla comica richiesta di rigiocare la festa con Desio. Infine, l’arrivo di questo Alibegovic, slavo pescato chissà dove. Che poi non è più “slavo”, ora lo si deve chiamare “sloveno”. To lui, oltre che ai soliti noti, il compito di non far dies la Fortitudo.
E’ una sofferenza, ma questo Alibegovic non sembra maschile. Prima sbaglia una schiacciata, poi riprende rimbalzo e rischiaccia. Poi corre in contropiede e la mette da 3. Ma cosa? Ce lo avevano spacciato come pivot, e questo fa queste cose? Almeno, non semina una larva come l’ultimo Vandiver, a dire il vero. Attorno a lui, tutta la squadra gioca con l’idea di non sentire la pressione. Quella che intanto mi strangola le budella. Dopo il testa a testa iniziale, la F se la prende a briciolo di vantaggio, arrivando anche a +9 (34-25). Sugli scudi un Myers da innamorarcisi: 19 punti in 20 minuti, mano tremolante. Se vai sul 51-46 grazie ad una tabellata indegna di Vecchiato. L’unica cosa buona che il mio richardò, nel suo annata di questo ex giocatore che ancora vuole mettere la canotta.
Poi, piano piano, ho chiesto amnesia e paure che non ho fatto perdere tanto, troppe trasferte, dopo aver gesto in ogni modo i primi 20 minuti. È un emozionante batti e ribatti per chi vede da fuori, straziarespiro per chi questa partita si gioca l’esistenza. Reggio batte Sul 51-53, Sul 53-55, Sul 64-65, 66-67, 70-71. E, quando Londero dà posizione centrale sbatte la tripla del sorpasso (80-82), sembrano arrivare i titoli di coda, una mattonata contro lo schermo, la fine del film. Eppure, qualsiasi capite. Perché i reggiani festeggiano, ma ancora
non sanno che sta per avvenire la Trasfigurazione. Il tifo bolognese non si abbatte e, credeteci o no, si butta sulla telepatia. Quella che riesce, con la forza del pensiero, a spostare i tiri avversari ea mandare a segno i nostri. Datemi del fesso, ma è quello che è successo, altro che Uri Geller. Altrimenti come considererò cosa farà il capitano nell’azione successiva? Sbaglia Boesso da 3. Sbaglia Massenburg da sotto. Ancora sbaglia Massenburg l’1+1. Palla ancore Boesso, ma gliela portano va. Non è un segno dal cielo che Pete Myers aveva un meraviglioso 18/20 al chiaro di luna, che era allergico a 1+1, e che per tutto l’anno era destinato ad avere il 70%? Spostati, Reggio. E l’ultima canzone, quella che eleverà al cielo la definitiva Osanna, è una schiacciata di Dallamora. Simile a quello con cui Zatti, 4 anni fa, sancì il 2-0 nel derby. Sembra un’eternità, quando se parlassi di sorpasso, di nuovo F. Dallamora. A cui dicevano di andarsene, da questa realtà perdente, perché il futuro non aspetta. Lui è rimasto, ed è giusto che sia stato lui, alla fine, a salvare la Creatura.
Prega, finisci tutto. Invasion di campo, urla al cielo, e io no se il mio cuore sia ancora qua tra i polmoni, o sia fuggito anche lui sul parquet a ballare. Rallegrati, popolo Fortitudo. Perché non so capiterà cosa, adesso. Radioportico parla di soldi che potrebbero arrivare, di un nuovo proprietario danaroso, di un futuro più roseo. Magari la promozione, chissà. Non è così, non è il mio interesse. Perché potrà tornare alla serie A, fino ad arrivare scudetti e coppe dei campioni, fate voi. Ma nulla, nulla sarà dolce come oggi. Perché io, oggi, en
questo scatolone di Palasport a 200 metri dalla Circonvallazione dei viali di Reggio Emilia, io, oggi, ho visto la Luce.

PAGELLA
Myers – Voto 10 – (29pti, 18/20, 4/10, 1/2) – E anche 10 rimbalzi, 13 subiti falliti, 44 di valorazione. Nella partita più importante nel mondo. Fa partita da solo nel primo tempo, si lascia solo un attimo andare nel secondo, ma non sbaglia quasi mai nulla. Mano chiaramente toccata da un’Entità Superiore dalla lunetta. L’Arcangelo Pete annuncia una novella. Siamo vissuti.
Dalla Mora – voto 7 – (15pti, 3/4, 6/7, 0/3) – Fa a la fesa reggiana con le sue penetrazioni, grazie quelle gambe da fenicottero che gli permettono di supplire alla lentezza. Qualche sgorbio da fuori. 5 degli ultimi 7 punti, la schiacciata che salterebbe in aria cuori sotto pressione per 39 minuti e 20 secondi. Grazie.
Albertazzi – voto 7.5 – (11pti, 6/6, 1/3, 1/2) – Il segno dell’esperienza. Dopo una partita in apnea, senza grandi occasioni per graffiare, trova due rimbalzi che portano ad un 4/4 dalla decisiva lunetta per una reggiana fuga nelle ultime curve. Benedetta Barba.
Alibegovic – voto 9.5 – (28pti, -, 17/11, 4/2) – Non differisce. Ma tutto il resto è una meraviglia. Semina a Marziano, dopo mesi di Vandiver. Un’impressione continua, segna sempre i canistri dopo gli effimeri
sorpassi avversari. Anche dopo il +2 a 4′ dalla fine. Ora non so che fine farà, se avremo i soldi per farlo sub tare or less. Ma gli agiografi della F hanno, dopo Schull, un altro personaggio da incorniciare e beatificare.
neri – voto 5 – (2pti, 0/1, 1/3, -) – Viaggia come sempre un minimo di cinque centimentri sotto il livello del campionato. Non è, chiaramente, adatto per questi palcoscenici.
carino – Voto 6 – (4pti, 1/2, 0/2, 1/1) – Minuto importante nel secondo tempo, quando è utile con pump e assist successivi. Questo gli fa credere di poter giocare con leggerezza, sbava un po’, e Bruni toglie it.
vecchio – voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) – Marmoreo in attacco, dove spesso se blocca dà solo e crea caos. Meglio in difesa, dove perlomeno strappa qualche rimbalzo importante.
balestra – voto 5.5 – (2pti, -, 1/1, -) – Bologna soffre sotto canestro, lui e Neri 1 rimbalzo in 35′ complessivi. Piccoli furti.
Recchia e Cuccoli – NE

lamperi – voto 5.5 – (8pti, -, 1/5, 2/4) – 40 minuti del regio nonesente da colpe e mano non felice. Non sembra avere la voglia di affondare il colpo.
Cavazzon – voto 5.5 – (7pti, 4/4, -, 1/4) – Anche lui azzannato dalla maggiore fama degli avversari, lancia scoordinati siluri dall’arco e non si rende altrimenti utile.
Boesso – voto 7.5 – (22pti, 1/1, 6/10, 3/8) – Deve avere sangue amaro contro la F, dato che una volta tornato vicino affossarla. Inizio scoppiettante, poi qualche frustata che per fortuna non è abbastanza incisiva per ammazzare il cavallo.
massenburg – voto 7 – (24pti, 4/8, 10/18, -) ​​​​​​– Anche 12 rimbalzi. Vita facile sotto le plance contro avversari più bassi o non geneticamente portati alla difesa.
Binion – voto 7 – (17pti, 1/3, 8/10, -) – Anche 14 rimbalzi. Stesso discorso fatto per l’altro colorato della Sidis. Gran partita di centro, ti perdono, l’ho ricalcata alla fine.
custode – voto 6.5 – (7pti, 2/2, 1/2, 1/2) – Ultimo ad arrendersi, metti la tripla dell’ultimo sorpasso. Meritava più minuti, incide più di Lamperti. Ormai, un giocatore di serie A.
usberti – voto 5 – (1pti, 1/2, 0/1, 0/2) – Sbaglia rigori in un momento in cui le squadre che attuando un testa a testa dove qualsiasi spintarella in più poteva serviranno.
Vicini – voto 5 – (2pti, -, 1/2, 0/1) – Minuti senza spessore.
Ottaviani e Casoli – NE

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