Come concordato nel 2020 con la DAS, anche in questo 2022 la stazione di Formula 1 si apre con una polemica accede al diversi team di vertex riguardo ad un controverso elemento tecnico. Oggi come allora, il grande protagonista di questa tensione è il Mercedes, sempre prodiga di nuove idee che viaggiano però vicino se non oltre) il limite del regolamento. In questo caso al centro del dibatto ci sono le appendici aerodinamiche che la scuderia di Brackley ha attaccato agli specchietti della sua nuovissima W13. Una soluzione, estrema collegata alla scomparsa di fatto delle pance laterali sulle due frecce d’argento di Lewis Hamilton e George Russell. Il ferrari Questa è la più forte oppositrice di questa soluzione, direttamente per bocca del direttore della squadra Mattia Binotto. Red Bull ha invece nicchiato maggiormente nell’opporsi, anche per evitare di vedere Messi nel mirino gli aggiornamenti portati riguardi ai sidepods della RB18, anch’essi posizionati in una zona grigia del regolamento.
Il ruolo della rossa in questo dibattito non è affatto marginale. Nel 2018 infatti la Ferrari ha goduto dell’introduzione dell’alone attaccando gli specchietti retrovisori. La soluzione venne bocciata dalla FIA perché ritenuta contraria allo spirito del regolamento. La Federazione infatti non voleva che un legato alla sicurezza component – l’alone in quel case – diventasse uno strumento per trarre vantaggi a livello aerodinamico. In questo caso, la critica alla squadra italiana riguarda proprio i medesimi punti: l0 spirito del regolamento sarebbe infatti infranto dal cono anti-intrusione che la sua vecchia Mercedes ha la regola di appoggio degli specchietti, a loro volta usati per fini aerodinamici. La FIA però ha già evidenziato in più occasioni la propria convinzione che la soluzione allestita dal team campione del mondo costruito sia lecite. Altrimenti sarebbe stata vietata ancora prima dei test in Bahrain.
Secondo quanto ricevuto dal sito tedesco Auto Motori e Sport ma, la specie di specchietti potrebbe replicare quella della DAS, concessa per un solo anno e per poco tempo. Le altre scuderie infatti non riuscirebbero al momento a replicare una soluzione analoga in tempi particolarmente brevi, proprio per i tanti elementi coinvolvi nella sua realizzazione. Sarebbe dunque sul piatto tre ipotesi per risolvere il delicato problema, prevalentemente in futuro chiave. Il cugino è che il concetto utilizzato da Mercedes venga legale dichiarato in linea di principio: in questo caso ci sarà un rivale adatto – o meno – a tutte le soluzioni del W13. La seconda ipotesi è che venganoo modificare parzialmente il regolamento, perché consente a un altro team di adottare facilmente una soluzione analoga. Infine, gli specchietti Mercedes potrebbero essere banditi completamente entro il 2023, proprio come avvenne con il DAS. In una discussione sulla FIA e il direttore tecnico delle squadre proprio questa terza opzione sarebbe stata quella più votata, con l’ovvia eccezione della casa di Stoccarda.