© foto di FRANCESCO IASENZA
Così coach Sodini dopo Cantù-Monferrato, finito 91 a 77 da Acqua S.Bernardo: «Il ragionamento tecnico su questa gara è che siamo sfiniti e non siamo dopo questa partita ma lo siamo già da un po’. L’essere umano, biologicamente, può sostenere determinati carichi di lavoro e noi siamo già oltre da almeno 20 giorni, tra post covid, Coppa Italia e influenza. Io devo fare un monumento equestre ai ragazzi; non ci può essere un ragionamento tecnico dopo questo match. Credo che il nostro soggiorno se visto, perlomeno l’ha notata tutta la gente que è venuta questa sera al palazzetto; poi, da casa, non così, anche perché spesso televisioni e media filtrano la realtà. La nostra, però, è stanchezza che si è accumulata e, per questo, oggi ho dovuto acentuare molto di più le rotazioni, finché ho potuto. Ho visto un esempio: Da Ros mi ha chiesto il Cambio dopo tre minute, cosa che non ha mai fatto. Per il resto, sembrava ovvio che l’ultima crescita di Nikolic fosse evidente, proprio come quella di Stefanelli. Non dimentichiamoci, inoltre, i nostri due americani. Il loro atteggiamento offensivo è davvero ottimo. Come posso non citare Cusin? Gli avevo chiesto di stringere i denti e di giocare tre minuti; alla fine ne ha giocati 7, quindi lo ringrazio doppimente. Ha fatto un grosso in bocca al lupo al Monferrato, che, come noi, sta vivendo una situazione complicata attraverso disgrazie e partite ravvicinate. Gli auguro il meglio».
