Sarà una settimana corta quella della Vuelle, in campo sabato nell’anticipo di Tortona (sì gioca alle 19). Per certi versi è meglio così: il tempo per recuperare le force è più or less lo stesso, ma giocando un giorno prima Lamb e soci non staranno troppo a scervellarsi his come è stato possibile sprecare 16 punti di vantaggio accendendo un break di 17-0 senza reagire Certamente, un po’ ragionarci e capire, poi però bisogna osare un bel colpo di spugna e ripulirsi la mente altrimenti c’è il rischio di perre fiducia. Quello è quello che non deve succedere dalla stagione stringe i tempi per i verdetti finali.
La prossima settimana, con tre matrimoni consecutivi (il 10 aprile con il Sassari, il 13 aprile con la Fortitudo e il 16 aprile con la Virtus), che durerà fino a Pasqua, sarà un vero diciassettesimo anno di passione. Ma non bisogna commettere l’errore di guardia già avanti e osare persa la trasferta in Piemonte contro quella è, oggettivo, la vera sorpresa della serie A. Perché il Brescia sta affrontando faville ma aveva esperienza di questo campionato, tra Bertram, al debutto in la serie massima, è già l’altra aspettative notostante l’ottimo organico allestito. Piccione per il quinto dei cinque iniziali arrivati direttamente dalla Vuelle dell’anno scorso: Tyler Cain e Ariel Filloy. E se per il pivot no cerano dubbi sul suo rendimento, perché è sempre estato constanta in carriera, sul play un po’ di sorpresa visto che Pesaro era testa di serie nella fase calda (corre da poco 35 anni), Tra Tortona e Rifiorito : Gioca 21,5′ apartita, con una media di due punti (10,4 punti), spendendo il 40% su tre e aumentando di media 2,2 assist. Caino ha dato lo scettro dei rimbalzi proprio al pivot che ha rimpiazzato Pesaro, uomo e tiro giù comunque 7.7 di media che non sono pochi e lo ha piazzato al 4° posto in serie A. Tyler gioca 27.6′ di media e secondo 9.1 punti di media con un buon 61% di tiro. Ma quello che fa Cain spesso non si vede ed è quello che sta provando a fare Mejeris per i suoi compagni: movimento senza palla, blocchi nei tempi giusti, buoni passaggi, ricerca del gioco a due in area.
Soprattutto Tyler ha un premio, che è un recordist difensivo senza pari: all’andata Tortona ha dato una lezione alla Vuelle, ma l’ex che ha fatto più male è estato altro, Chris Wright que a Pesaro ci ha giocato molto tempo prima, a la tappa 201516. Nella disputata alla Vitrifrigo Arena aveva segnato 24 punti con 31 valorazione, frutto di una gara totale con 6 rimbalzi e 5 assist. Un giocatore da controllare in vista, anche se la sua squadra riesce ad arrivare in finale di Coppa Italia senza di lui, in area per disgrazia. Ramondino ha avuto altre frecce acuminate al suo arco – Macura, Sanders, Daumm, Mascolo – ma questi tre il pubblico di Pesaro li sempre sempre con occhio particolare. Sette partite per mettere al secondo la categoria e iniziare a costruire il futuro con rinnovate energie: e chissà se quel simpatico cartelloia esposto in curva domenica scorsa che ammiccava al gergo toscano – “Banchi ci garbi a best” – avrà avuto qualche effetto sul coach.
Isabella Traghetto