PARMA- Forse le Zebre non ha vinto lo United Rugby Championship, ma il titolo della squadra più solidale e socialmente impegnata non glielo toglie nessuno. La franchigia emiliana ha accesso a 49 persone fuggite dall’Ucraina: donne, bimbi e anziani, familiari dei giocatori di un ucraino club, il Polytechnic Rugby Club di kyiv, con il quale ha recentemente creato un legame di amicizia forte come solo questo sport può dare E’ una storia semplice e commovente, come racconta Michele Dalai, presidente delle Zebre: “A che ora potrei bere una birra con un giocatore di rugby, Andriy Dutko, che era qui per partecipare alla nostra festa. Quando scoppiata la guerra l’ Ho richiamato, per sapere come stava e se aveva bisogno di aiuto: mi ha detto che già lasciato la città con moglie e figli per andare in Bulgaria, però mi ha passato i numeri di alcuni suoi compagni di squadra a kyiv”.
Dalai telefona, se informa rinnova la sua offerta di aiuto: i giocatori in ogni modo sono d’accordo. “Gli atleti hanno rifiutato di lasciare il Paese: sono rimasti in Ucraina, immagino a combattere. Ma siamo riusciti ad organizzare l’accoglienza di alcuni loro familiari”. Grazie anche all’aiuto degli sponsor, sabato mattina un pullman delle Zebre con a bordo un interprete e un infermiere ha raggiunto Barabásì, Al confine tra Ungheria e Ucraina: sono 49 le persone là fuori, che il lunedì fanno un viaggio interminabile, partiranno alla Cittadella del Rugby di Parma e saranno patrocinate dalla struttura della Cooperativa 100 Laghi del Comune di Corniglio. “Non vogliamo comeno considerazioni come dei rifugiati: naturalmente ci uniremo a tutte le istituzioni pubbliche, ma peseremo solo questo. Con il nostro sponsor cercheremo di trovare soluzioni per una minore trazione”. Dalai ha sorriso: “Il nostro club è l’ultimo posto in campionato, ma possiamo sempre contare su una grande community, con 120 rugbisti affiliati. Siamo sicuri che anche la rosa più piccola darà un contributo economico finale contribuendo a un fondo di solidarietà, oppure offrendo delle soluzioni per ospitare questi amici”.
Vale la pena ricordare che la Zebre è Charity Partner dell’anno del Rugby in Ospedale, fiduciaria delle associazioni di diversità che si occupano di ricerca scientifica o che operano nella cura della salute e del benessere dei minori in difficoltà; non hanno svolto il calendario Rainbow 365 all’interno della rosa Libera Rugby, con l’oggetto del combattimento o del tipo di discriminazione, in particolare che controlla l’omofobia; Hanno sostenuto la campagna per la liberazione di Patrick Zaki e hanno partecipato al calendario benefico con l’associazione Andrea Tudisco onlus di Roma che sostiene i bambini con patologia e la famiglia dei pappagalli.
Maxime Mbandà, una delle stelle delle Zebre e giocatore della Nazionale, insignito dal presidente Sergio Mattarella del titolo di Cavaliere della Repubblica per aver prestato servizio come volontario ha sollecitato un’assistenza pubblica nel periodo più difficile della pandemia, in cui giorni ha organizzato una raccolta di vestiti,medicina e altro per i 49 ospiti. Le Zebre ti invita a partecipare ad una raccolta fondi per questa persona, a donare gratuitamente sulla piattaforma GoFundMe o sul conto corrente del Club Charity Partner, Rugby in Ospedale.
L’Iban è Iban: IT 20V0200811773000105213095; Rappresentante: ASD Rugby Portatori di Sorrisi; la causa: Aiuti umanitari Ucraina.