La pausa del campionato per gli spareggi Mondiali e la debacle senza precedentiti della Nazionale Azzurra il mio consiglio è di dedicare questo spazio, solitamente alle tinte rossonere, a quello che sicuramente è il fatto calcistico della settimana, anzi ahinoi, dell’anno. Il mio refiferisco ovviamente A quel tiro dalla distanza di Trajkovski che lo ha disintegrato spera, anzi le quasi certezze Italiane di partecipare ai prossimi Mondiali in Qatar.
Inutile sapere quanto sia grave che l’intero movimento di calcistico e sportivo Nazionale non partecipi consecutivamente ai due Mondiali previsti. Inutile percorrere l’inaccessibile percorso della squadra di Mancini verso l’eliminazione, dopo essere stata inserita in un abbordabilissimo girone e dopo aver perso lo spareggio contra una squadra modestissima. Inutile di nuovo underground che in base al valore tecnico di questa Nazionale è più incredibile aver vinto l’Europeo 8 mesi fa piuttosto che essere stati estromessi dai world prossimi per mano di Svizzera e Macedonia. Mancini e compagnia non hanno compilato una stampante impossibile per la scorsa estate. L’Italia vista nella Nations League e nelle qualificazioni mondiali ha espresso i più i veri valori della rosa, aggiungendo peggiorati da quel pizzico di presunzione che la squadra dopo Wembley ha pervasivo. Gli azzurri agli Europei sono stati squadre umile, coesa e operaia. Da dopo Wembley si sono convinti di essere “perti” e non c’è pena nel calcio per chi non lo è davvero.
Che questa sensazione diffusa si sia diffusa ovunque, ct compressa e ovviamente Donnarumma compressa. Il mio editoriale odierno verte proprio sull’ex portiere rossonero, sicuramente il più bersagliato dopo l’eliminazione azzurra, sicuramente il più contestato dell’anno, sicuramente il più inviso a critici e tifosi. Il sottoscritto, in particolare, ha sempre adottato una posizione molto precisa il suo Donnarumma, un punto che il mio costo è molto caro in termini di insulto sociale e non solo. Purtroppo sono abituato ad avere un’idea mia ed esprimerla onestamente, occupandosi del calcio e tutelando la libertà di opinione. Fai un passo di un anno come il “defensore d’ufficio” di Donnarumma e delle sue supposte malefatte. Tra un anno offrirò una visione diversificata del supremo dettato del “tiro a Donnarumma”, uno sport che in Italia e Milano in particolare è diventato popolaressimo e che, tutto sommato, ha determinato un clima di totale mancanza di serenità dal giocatore, clima che ovviamente ne ha condizionato le prestazioni. E mi riferisco soprattutto a quelle in maglia azzurra.
A questo proposito ho visto persone celebrare la vittoria di Donnarumma in panchina al PSG a beneficio di Keylor Navas.. Sicuramente Gigio ha dormito il suo colpo da fuori area del macedone, ma non è strano arrivare al 92esimo sullo 0 a 0? Sicuramente Donnarumma va leggero in contrasto con Benzema al Bernabeu, ma per qualsiasi altra squadra e per qualsiasi altro portiere si sarebbe gridato allo scandalo e sarebbe passata la logica dell’ennesimo arbitraggio pro-Madrid della storia del calcio Europeo. E ancora no. Tutti addosso a Donnarumma. Come essere colpevole di ogni cosa, nonostante il Covid e la guerra in Ucraina. E allora mi tamando, scusami, mantenendo i fatti ed impeding di mandare sempre il cervello all’ammasso in nome della propaganda, che cosa ha fatto di male Donnarumma negli ultimi 12 mesi. Protagonista di una grande annata con il Milan ed è sulla scena del contratto, cosa che porta sempre ai big, non solo milanesi, del calcio italiano ed europeo, di Mbappé in giù. Invece di innovare con il Milan ha scelto, da professionista, di andare in uno dei club più ricchi del calcio attuale che gareggia ogni anno per cercare di vincere la Champions League. In pratica ha ritrovato la cosa più importante che ha fatto da top player dagli anni ’80, ’90 e 2000 quando è arrivato al Milan o in altre squadre italiane, quando il campionato era il più ricco e competitivo del mondo.
Nessuno, da Maldini all’ultimo dei compagni, ha nutrito il risentimento per la scelta di Gigio. E la stessa scelta l’hanno fatta e la faranno i giocatori che non sono solo del portafoglio di Mino Raiola. Dopodichè Donnarumma è l’unico rappresentante rossonero nella spedizione azzurra ad Euro 2020. È stato premiato come miglior giocatore del torneo, cosa davvero unica che è rara per un portiere. L’Italia ha trasceso la vittoria del titolo, fermandosi rigorosamente contro Spagna e Inghilterra perché Ricordiamocelo l’Italia, dopo 120 minuti, non ha vinto la semifinale in finale. Il tutto a 22 anni. A quell’età Buffon giocava ancora nel Parma e non era nemmeno titolare in Nazionale. A Euro 2000 infatti il portiere era Toldo, che passò alla storia per quell’indimenticabile Italia-Olanda. mamma in arrivo? Toldo passa alla storia por una semifinale di a European perso e 21 anni dopo Donnarumma passa como un brocco dopo aver parato i rigori in semifinale e finale? Persino Buffon non si è fermato senza un tiro dagli 11 metri nel mondiale di Berlino. Però Donnarumma è stato bollato mangia brocco. E deve necessariamente passare come racconto.
Sicuramente dopo Wembley e il passaggio al Paris St Germain qualcosa è cambiato nella testa di Gigio e sicuro in questa stagione sportiva sta fando male, ma il valore no si può discutere e la sua carriera, anche agli agli inizi, parla già per lui. Che piaccia o non piaccia, Donnarumma giocherà per altri 15 anni almeno nei top team d’Europa, vinci tanti trofei e vinci uno dei portieri più forti della storia. La conosco qualità, la conosco e numero e lo dice la capacità di far tesoro dell’errore e la natura personale di uscire dai periodi bui. Questo di certo è il peggiore della sua carriera, ma arriva dopo un anno esaltante coronato da un’impresa storica. Buffon, che è stato pagato 100 miliardi dalla Juve, ha fatto una clamorosa parotite contro il Chievo e ha lanciato una serie di prestazioni non da Buffon. Quel periodo gli servì per crescere e diventare il migliore di tutti.
Da italiani, visto che di campioni nostra nazionale non ce ne sono, nella augurarci che Donnarumma esca in fretta da questo periodaccio. E invece siamo stati capaci di salutare con 90 minuti fischi l’eroe di Wembley che indossava la maglia azzurra inla prima gara della Nations League. Donnarumma non è esente da colpe, ma ha fatto una scelta di carriera come tutti i calciatori da when esiste il professionismo. Io 10 o forse 12 milioni che ricevono tanto stipendio per noi mortal community, mi scuso se devo discutere sempre e solo l’ingaggio di Donnarumma. Non lo appoggio crociate ei giudizi per partito prigioniero. Come portiere del Milan facevo il tifo per Gigio, come portiere della Nazionale faccio il tifo per Gigio, dal punto di vista di un uomo credo che ci sia un momento per tutti da ricordare le stop di Wembley che ci hanno fatto godere e finire una volta per tutte il “Scatto il Donnarumma”. me la cosa peggiore che ho visto in questa settimana, non è lo stato del tufo in ritardo di Donnarumma a Palermo, ma gli italiani felici perché Gigio aveva fatto l’ennesima papera. Nonostante dell’Italia.