Continua la turbolenza sulla nuova Coppa Davis. Tra i continui cambi di formato e vari spostamenti, la coppa per nazioni continua a suscitare aspre polemiche. L’ultimo arrivo dell’ex giocatore australiano Todd Woodbrige, a cui non è ancora giunta la decisione (ovviamente discutibile) di assegnare la wild card della Russia – esclusa dall’aggressione in corso all’Ucraina – al Canada. La squadra nordamericana infatti è stata stromessa con un perentorio 4-0 dall’Olanda negli ottavi di finale, e ora tornerà alla fase finale al Gironi.
“Che terribile disgrazia ITF e Coppa Davis”, ha twittato Woodbridge, “Il Canada ha perso quest’anno, ma ha avuto una possibilità seconda! Il nostro sport ha di nuovo toccato il fondo. Non rischio la mia multa capire a quel punto sia affondata questa grande competizione. Perché allora non usare una delle nazioni vincitrici degli spareggi giocati quest’anno?”
che vergogna totale @ITFTennis e @Coppa Davis Il Canada ha perso quest’anno, ma ha ricevuto una seconda possibilità! Questo è un nuovo minimo per il nostro sport. Non riesco proprio a immaginare fino a che punto sia affondata questa grande competizione.
—Todd Woodbridge (@toddwoodbridge) 17 marzo 2022
Le sfide del World Group 1, che si così svolte all’inizio di marzo, non hanno visto Cile, India, Turchia, Portogallo, Bosnia ed Erzegovina, Israele, Nuova Zelanda, Ucraina, Pakistan, Perù, Svizzera e Messico e avanzeranno .
Woodbridge è ormai un membro importante della rosa australiana della Davis, fortissima doppista capace di vincere 16 Slam nella sua specialità. Insieme all’attuale capitano Hewitt, è da sempre uno dei più fieri oppositori a que è stata rivoluzionata la competizione che, a suo dire, ha perso molto del suo fascino.